Durata
La durata media dell’intervento è di 3 ore.
Anestesia
L’intervento viene eseguito preferibilmente in anestesia generale o in sedazione profonda.
Modalità
La traduzione letterale del termine inglese è “tirare su”, mentre l’accezione italiana (ritidectomia) significa asportazione le rughe. Si tratta di una serie di azioni chirurgiche sulla cute di volto e collo che consentono nell’ insieme di riportare alla loro situazione originaria la pelle e i tessuti molli che hanno subito una caduta per azione esterna della forza di gravità e della perdita di tono elastico intrinseco. E’ sempre necessario intervenire sulla pelle, ma nel facelift è fondamentale non trascurare il riposizionamento dei tessuti fasciali che si trovano sotto la pelle e che rivestono il collo. E’ infatti il loro cedimento, per azione della gravità, che provoca la caduta della pelle. Il lifting facciale si esegue attraverso incisioni nascoste nelle pieghe dell’orecchio ed eventualmente nel cuoio capelluto, e delle palpebre cosicché le cicatrici finali risultano impercettibili o comunque nascoste. L’intervento consiste nel riportare nella loro posizione originaria i tessuti che hanno ceduto, provocando la caduta della pelle, e nel fissarli per mezzo di suture interne, che si riassorbono nel tempo, limitando al minimo qualsiasi azione aggressiva sui tessuti stessi. Esistono 3 distretti che possono essere trattati insieme o separatamente, essi sono il distretto fronto-temporale, quello medio-facciale e quello cervicale. Il lifting è infatti un intervento “modulare”: è cioè possibile l’azione su uno o più distretti. Può inoltre essere stabilito, in virtù di molte diverse tecniche chirurgiche, il grado di correzione ottenibile con effetti più naturali o che consentono di modificare in maniera più consistente la forma degli occhi, i volumi del volto, i contorni del collo. Le cicatrici vengono nascoste intorno alle pieghe dell’orecchio o nel cuoio capelluto. Normalmente associata al lifting viene attuata la chirurgia palpebrale che consente la rimozione della pelle in eccesso e l’eliminazione delle “borse” adipose. Quasi sempre sarà necessario “integrare” anche il tessuto adiposo sottocutaneo (grasso) al fine di migliorare i volumi e il trofismo cutaneo: LIPOFILLING (RIGENERATIVE FACELIFT). Il lipofilling è un intervento chirurgico che consiste nell’utilizzare tessuto adiposo prelevato a mezzo siringa da addome e-o cosce e trasferito al fine di ottenere un “effetto rigenerativo tissutale” là dove ce ne sia necessità (autotrapianto di grasso). Viene eseguito per addolcire rughe, migliorare irregolarità della superficie cutanea, livellando la superficie e migliorando la qualità stessa della cute.
Il lipofilling può essere utilizzato altresì per ottenere un “effetto volume” dell’area zigomatica. E’ inoltre intervento che prevede diverse varianti tecniche essendo complementare in molti trattamenti di ringiovanimento del volto. Il grado di miglioramento ottenibile varia da soggetto a soggetto e dipende dal tipo di correzione richiesta, dalle condizioni generali della cute, e soprattutto dal grado di riassorbimento cui va i incontro il grasso trapiantato (in genere circa il 50% ). In virtù degli elementi cellulari staminali contenuti nel tessuto adiposo, il lipofilling consente una sorta di azione “rigenerativa” della cute del volto. Il lipofilling viene eseguito in associazione al face lift ottimizzandone risultati e durata: RIGENERATIVE FACE LIFT. Possono essere inoltre attuati procedimenti complementari atti a migliorare la superficie cutanea (skin resurfacing) che agiscono su rughe superficiali, pigmentazioni, capillari (fotoinvecchiamento) o semplicemente che migliorano il trofismo cutaneo.
In casi particolari nel corso di lifting facciale possono essere utilizzate protesi in silicone. Si tratta di solito di protesi di mento e di zigomo e vengono posizionate per aumentare o ringiovanire il contorno del volto quando sia necessario aumentare in modo deciso mento e-o zigomo. Ce ne sono di diverse forme e dimensioni per ottimizzare il risultato in termini di definizione proporzionata del contorno facciale. Trovano indicazione nel caso in cui non venga accettato un intervento maggiore sullo schelettro facciale (interventi maxillo-facciali) e non sia sufficiente il solo trapianto di tessuto adiposo (lipofilling), sia come intervento isolato di impianto protesi (face contouring) che nell’ambito di interventi più articolati (facelift). Disegni e misurazioni preoperatori sono parte integrante ed essenziale in preparazione all’intervento. L’intervento termina con una medicazione e l’immediata applicazione di una guaina elastocompressiva.
Degenza
È consigliata una notte di degenza e il giorno successivo verrà eseguita la prima medicazione di controllo.